Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente - Guida degli insegnamenti (Syllabus)

Programma

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PREVISIONE E PREVENZIONE CATASTROFI NATURALI
MAURIZIO FERRETTI

Sede Scienze
A.A. 2016/2017
Crediti 9
Ore 72
Periodo Corso annuale
Lingua ITA
Codice U-gov ST03 3S457

Prerequisiti

Conoscenza degli argomenti degli insegnamenti di matematica, geologia, geomorfologia, meteorologia, topografia.



Modalità di svolgimento del corso

Sono previste sia lezioni teoriche che esercitazioni pratiche svolte a livello individuale o a piccoli gruppi. Sono inoltre previste escursioni didattiche sul campo. 



Risultati di apprendimento attesi

Conoscenze:
L’insegnamento permette agli studenti di acquisire le conoscenze fondamentali riguardanti i rischi naturali che possono evolversi in scenari catastrofici. La prevedibilità o meno di tali rischi e le tecniche di telecontrollo, monitoraggio, sorveglianza e interpretazione dei dati e dei parametri fisici che concorrono alla conoscenza dei fenomeni calamitosi. 

Capacità di applicare le conoscenze:
Lo studente dovrà acquisire la metodologia per l’approccio alla conoscenza e alla analisi dei rischi naturali in chiave di lettura multidisciplinare in rapporto alla molteplicità dei fattori che concorrono a determinate gli effetti dei fenomeni naturali, rispetto all’assetto del territorio e delle attività antropiche.

Competenze trasversali:
L’insieme delle lezioni frontali, le prove in aula, le esercitazioni e le escursioni tematiche in campo, offrono la possibilità per lo studente di acquisire padronanza di linguaggio con specifiche terminologie e autonomia di valutazione e giudizio rispetto alle tematiche trattate. 



Programma

Contenuti:
Identificazione e calcolo del rischio (metodo delle matrici), approccio alla lettura cartografica e interpretazione e analisi delle carte topografiche. 
La catena operativa della modellistica ai fini della previsione del rischio idrogeologico.
Gli strumenti previsionali per il now casting: il satellite e il radar meteorologico.
I modelli di previsione: modelli numerici globali e ad area limitata.
Interpretazione delle carte meteorologiche.
Rischio frane: Inquadramento litologico delle Marche (cenni), fattori che determinano la franosità (predisponenti e innescanti), analisi di casi differenti; spiegazione della situazione e dell’innesco di alcuni fenomeni in varie parti del territorio, focalizzazione sul rapporto frane-precipitazioni ai fini della previsione effetti al suolo, cosa sono le soglie pluviometriche di innesco, tipologie di modelli utilizzati per la previsione di innesco frane (modellistica fisicamente basata e modelli empirici), esempi di lavori effettuati in altre regioni, esercitazione.
Rischio idraulico: processi di formazione delle piene, scala spaziale e temporale dei principali fenomeni, metodi di stima spaziale delle precipitazioni, elaborazioni dei dati pluviometrici e curve di possibilità pluviometrica, la modellistica idrologica, definizione e individuazione delle soglie pluviometriche di piena, cenni di modellistica idraulica, esercitazione. 
Rischio incendi: i sistemi integrati di monitoraggio e telecontrollo, la gestione del rischio, le attività di spegnimento, la pianificazione e la prevenzione.
Rischio sismico: sismogenesi, i precursori, sistemi di monitoraggio e restituzione dei dati, casi studio e scenari d’evento.
Rischio vulcanico: Vulcanesimo, i precursori, la prevenzione, casi studio e scenari d’evento.
 Predisposizione della pianificazione di emergenza e dei piani di protezione civile come strumenti di prevenzione non strutturale.
Sono previste escursioni sul territorio (almeno 2), dedicate alla conoscenza diretta dei sistemi di telecontrollo, di monitoraggio e di infrastrutture strategiche.

È previsto un viaggio di istruzione di due giorni dedicati alla conoscenza specifica del controllo, monitoraggio, gestione e coordinamento delle attività per la previsione e prevenzione di rischi naturali.



Modalità di svolgimento dell'esame

Metodi di valutazione dell’apprendimento:
Durante lo svolgimento del corso vengono proposti agli studenti due test, cadenzati sulle diverse discipline con almeno 15 domande a risposta aperta, riguardanti gli argomenti trattati nelle lezioni precedenti. Ciò per avere un quadro di riferimento sulla comprensione e apprendimento degli argomenti e come lo studente è in grado di mettere in relazione tecniche, procedure e metodi di approccio alle diverse problematiche che il corso pone in evidenza relativamente alla interdisciplinarietà della materia.

Criteri di valutazione dell’apprendimento:
I risultati dei test vengono poi utilizzati durante l’esame finale che è basato su un colloquio con lo studente, al quale vengono poste almeno 3 domande volte a valutare il livello di apprendimento e di analisi critica sull’insieme degli argomenti del corso. 

Criteri di misurazione dell'apprendimento:
Il voto finale è attribuito in trentesimi.

Criteri di attribuzione del voto finale:
L’esame si intende superato quando il voto è maggiore o uguale a 18. È prevista l’assegnazione del massimo dei voti con lode (30 e lode).



Testi consigliati

Appunti di lezione;
Rosso Renzo, manuale di protezione idraulica del territorio. Appendice sulla normativa italiana in materia di difesa del suolo, protezione civile e dighe, CUSL (Milano) collana scientifica;
David E. Alexander, “Calamità Naturali”; Pitagora Editrice Bologna



Corsi di laurea
  • Scienze ambientali e protezione civile




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